Monica – Ho sempre amato cucinare. Per tanti anni ho tenuto corsi di cucina per i ragazzi stranieri del “Centro di Cultura Italiana”, mi sono divertita molto e insieme abbiamo condiviso momenti memorabili seduti intorno ad una tavola apparecchiata. Le serate che organizzavamo erano come delle feste, quando ci penso mi viene sempre in mente il film “il Pranzo di Babet“, dove le protagoniste all’inizio sono timide poi cucinando insieme si lasciano andare e alla fine diventano grandi amiche. Gli amici e gli allievi della scuola, entusiasti dei corsi, mi hanno spesso incitato ad aprire un ristorante.
Daniele – Monica è diventata la mia compagna negli anni ’80. In quegli anni, al suo ritorno dall’America la nostra casa era frequentata da artisti, musicisti, poeti. Personaggi incredibili che andavano e venivano lasciandoci la ricchezza dello scambio umano e creativo. Non che adesso non sia più così, anzi, solo che oggi dei personaggi unici e creativi come a quei tempi ne circolano davvero pochi. Fin dall’ora la nostra cucina era la più frequentata della città. Io l’ho sempre supportata e incitata ma non è il caso di fare il nostalgico. Monica ha fatto della sua passione un lavoro a tempo pieno. Con lei giriamo il mondo a caccia d’ispirazione da portare nel nostro ristorante e nella nostra vita. Discutiamo spesso delle sue interpretazioni culinarie ma alla fine ha sempre ragione lei!