Menù di venerdì, sabato e domenica
con consegna a domicilio
(Tel. 334.61.68.176 ordine minimo 30€)
_
Polpette di baccalà dolce con valeriana 10€
Torta salata di carciofi e porri 9€
Flan di zucca con crema di parmigiano 8€
Carpaccio di manzo con formaggio di fossa e noci 10€
_
Rigatoni di pasta fresca con polpo, patate, pomodorini e olive kalamon 12€
Tagliatelle verdi con ragù di faraona e carciofi 12€
_
Salmone al vapore di the e spezie con battuto di broccoli e maionese al curry 15€
Filetto di manzo con cicoria saltata all’aglio, olio e peperoncino 20€
_
Tortino di cioccolato al forno con salsa alla vaniglia del Madagascar 6€
Bavarese ai frutti di bosco o alla nocciola con salsa al cioccocaffè 5€
_
La carta corta _ Quando abbiamo aperto abbiamo deciso di fare tre antipasti, tre primi e tre secondi semplicissimi, vegetariano, carne e pesce, usando rigorosamente solo frutta e verdura di stagione, carne e pesce freschi e buoni, pane e marmellate fatti in casa, nient’altro.
Ancora oggi abbiamo un menù ristretto, poche cose buone che si esauriscono il giorno stesso. In questo modo abbiamo sempre cose fresche e possiamo cambiare la carta più spesso. C’è il rischio che se arrivi tardi alcune cose sono già finite ma sei sicuro che mangi cose tagliate e cotte al momento.
Gli ingredienti _ Il nostro burro e il Parmiggiano Reggiano vengono dal caseificio di Pavullo, l’olio extravergine viene dalla Puglia, a Portomaggiore, nella valle del Pò la nostra amica Alberta prende per noi frutta e verdura, il foie gras lo andiamo a prendere di persona in Francia, l’aceto balsamico da un’acetaia di Modena che conosciamo da molti anni.
Come a casa _ Io non vengo da una famiglia di ristoratori, la mia idea di cucina l’ho raffinata sul campo ed è nata quando il mio babbo da piccoli ci portava a mangiare da “Rodrigo” o a mangiare i ranocchi su un tavolo di plastica sulla riva del Reno. Di giorno al “Pappagallo” o da “Piero Maio” che negli anni sessanta faceva cucina alternativa o in una bettola in via del Pratello, a mangiare pasta e fagioli in mezzo a magnacci e prostitute. Quindi io mi sono abituata a stare ovunque e sto bene dappertutto, mi piace mangiare disinvolta, in un ambiente rilassato, informale, dove si può chiacchierare come a casa. E’ bello poter parlare con tutti e diventare amici.
Senza fretta_ Spesso mi capita di criticare i piatti o condividere le ricette con i clienti, così loro li possono gustare quando vogliono, se poi lo fanno meglio di me, meglio ancora, spesso mi danno dei consigli e c’è sempre da imparare, da tutti. Quando il ristorante è pieno entro in cucina e dico sempre ai ragazzi di prendersi il loro tempo, il piatto deve uscire perfetto, non bisogna farsi prendere dalla fretta, puoi fare aspettare un cliente dieci o venti minuti e poi servirgli un buon piatto, non il contrario.
Semplicità _ Amo la semplicità e nel tempo ho capito che era importante proseguire su questa strada, che mi appartiene come persona, così preferisco realizzare piatti con sapori facili da distinguere, alla portata di tutti, che ti permettono di assaporare gli ingredienti. Se la materia prima è di qualità, non hai bisogno di lavorarla troppo. L’idea dei piatti mi viene spesso nel dormiveglia della notte, poco prima di addormentarmi. A volte sveglio Bul e gli dico “dai svelto scrivi questa ricetta se no la dimentico!” e lui con tanta pazienza nel cuore della notte che prende nota…
Spezie in valigia _ Per fare un buon carpaccio di pesce spada, dopo averlo abbattuto, lo affetti, ci metti del limone non trattato, dell’olio extravergine di buona qualità, l’erba cipollina, il sale e il pepe rosa fresco che mi ha portato Francesca Salomoni dal Madagascar. Molti dei miei clienti mi portano spezie da tutto il mondo, glielo dico sempre quando mi salutano prima di partire per un viaggio “portatemi delle buone spezie!” poi ricambio il favore magari con una buona bottiglia di vino. Solo il fatto di pensarmi, di mettere qualcosa in valigia da portare qui, per me è un grande tesoro. Alcune sere fa c’erano due persone ad uno dei nostri tavoli che mi hanno detto “signora, siamo andati a Monaco in un negozio di spezie meravigliose e abbiamo subito pensato a lei“, si erano ricordati che qualche tempo prima gli raccontavo che ero stata a Vienna in un mercato di spezie favoloso.
posted by ristorante casa monica